Se negli ultimi giorni non ti sei imbattuto nel titolo virale “Trump si innamora della donna delle pulizie alla Casa Bianca”, sei tra i pochi fortunati. Quella che sembrava una trama da soap opera è in realtà una delle notizie false generate dall’IA più incredibili degli ultimi tempi.
La cosa più sconcertante? Persino le intelligenze artificiali hanno inizialmente creduto che fosse tutto vero.
Tutto è iniziato il 1° luglio, quando un account cinese ha pubblicato un articolo virale su una presunta serie americana: Trump lascia Melania per sposare una madre asiatica single che lavora come donna delle pulizie alla Casa Bianca. La “serie”, secondo l’articolo, avrebbe incassato 150 milioni di dollari in tre mesi, conquistando il pubblico femminile over 50.
Il problema? La serie non esiste. Non è presente su IMDb, né su YouTube, TikTok o ReelShort. Ma l’articolo, probabilmente generato con strumenti di scrittura automatica, è stato ripreso da media tradizionali — innescando un perfetto ciclo di disinformazione potenziata dall’IA.
Prima che le testate giornalistiche verificassero la veridicità della storia, molti strumenti di intelligenza artificiale — inclusi chatbot noti — confermavano che la serie esistesse davvero, citando "fonti affidabili".
Questo è un classico esempio di allucinazione dell’IA: quando l’IA, addestrata su dati errati, genera risposte false ma convincenti. E il ciclo si autoalimenta:
Per contrastare l’impatto dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale, XXAI ha sviluppato lo strumento AI Humanizer, che trasforma testi scritti in stile “robotico” in contenuti autentici e leggibili.
· Uno strumento che rende umani i contenuti creati con IA
· Elimina il tono artificiale, freddo o ripetitivo
· Migliora la leggibilità, la fluidità e l’ottimizzazione SEO
· Aiuta i creatori di contenuti a superare i filtri di rilevamento IA
· Riduce il rischio che un contenuto venga penalizzato dai motori di ricercar
Il caso Trump è solo la punta dell’iceberg. Foto, video e articoli generati dall’IA stanno invadendo ogni piattaforma. Dalla falsa immagine di una bambina su una zattera dopo un uragano in Florida, a video truccati per truffare e-commerce fingendo problemi con la merce ricevuta.
In molti casi, è quasi impossibile distinguere il reale dal falso.
Un effetto collaterale ancora più preoccupante è che, ormai, anche le notizie vere vengono messe in dubbio. Davanti a una foto impressionante, la reazione comune è: “Sarà fatta con l’IA, no?”
Questo scetticismo può diventare pericoloso, soprattutto in caso di emergenze, quando la sfiducia verso le fonti rischia di rallentare le risposte e gli aiuti.
Nel mondo dell’intelligenza artificiale generativa, la verità è sempre più difficile da verificare. Ma strumenti come AI Humanizer possono fare la differenza, aiutandoci a produrre contenuti autentici, che superano i filtri di rilevamento e resistono alla disinformazione.
Quando le fake news generate dall’IA diventano sempre più sofisticate, solo una combinazione di tecnologia responsabile e pensiero critico umano può tenerle sotto controllo.
Perché la prossima bufala virale è già dietro l’angolo. E potrebbe essere ancora più difficile da smascherare.